Ad Alessandria l'amianto fa paura non solo al teatro comunale. In questo articolo di Ettore Grassano, da AlessandriaNews, si affronta la situazione alla caserma Valfrè, in pieno centro cittadino.
“Ma davvero, con tutto quell’amianto in precarie condizioni, è il caso di continuare ad organizzare manifestazioni alla Valfrè? A cominciare dai centauri, che un po’ di polvere la solleveranno pure, no?”. Matteo Bottino vive in uno dei palazzi che circondano l’ex caserma, nel cuore di Alessandria, e da mesi si sta battendo, insieme ad una trentina di altri abitanti del quartiere, perché sia fatta un po’ di chiarezza sulla situazione, e sugli eventuali rischi per chi vive (e respira) in zona. Il timore del gruppo di cittadini è legato alla probabile presenza all’interno della Valfrè di materiale in eternit, in particolare nell’area delle ex scuderie, dove le tegole si stanno sfaldando.
“Corso Cento Cannoni e vie limitrofe non sono proprio disabitate, e nei pressi c’è anche un importante plesso scolastico, pieno di bambini per 9 mesi all’anno. Possibile che si prenda la questione sottogamba?”. Bottino in realtà non mette in discussione l’impegno e la disponibilità degli addetti ai lavori dell’Ufficio Ambiente del Comune, ma ha parecchio da ridire sulla tempistica di verifica e intervento. “La vicenda – precisa – si trascina praticamente da un anno. Ora finalmente ci hanno comunicato che sarebbe in arrivo in questi giorni la tanto attesa relazione Arpa, in base alla quale pare (ribadisco pare: non abbiamo ancora avuto accesso agli atti) si stabilisca che una bonifica deve essere effettuata entro un anno, forse due. Ma bonifica totale o incapsulamento? Vedremo, speriamo ce lo dicano presto…”.
Il problema però, secondo Bottino e gli altri residenti, è che fare nel frattempo. Ha senso continuare ad utilizzare la struttura per iniziative di intrattenimento che tra l’altro attirano alla Valfrè migliaia di persone, assolutamente ignare della situazione? E il prossimo week end, in particolare, ha senso utilizzare ugualmente la struttura come punto di riferimento per la festa dei Centauri? “Nessuno mi sta offrendo risposte – spiega Bottino – e men che meno nessuno si prende responsabilità. Sto facendo la trottola tra Comune, Vigili, Asl e Arpa. Alla fine qualcuno dovrà pure farsi carico delle decisioni degli enti, o almeno così spero”. La situazione proprietaria della Valfrè, di proprietà del Demanio e in gestione al Comune, certamente nei mesi scorsi non ha aiutato ad accelerare la soluzione del problema. Vedremo se dopo il recente decisivo intervento dell’on. Maurizio Grassano per l’acquizione gratuita dell’immobile da parte di Palazzo Rosso, qualcosa cambierà nelle prossime settimane o mesi. Intanto i residenti attendono risposte concrete. Fiduciosi ma agguerriti.
venerdì 8 luglio 2011
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