lunedì 3 ottobre 2011

Alessandria rivuole il suo teatro. Una fiaccolata invade la vie del centro cittadino per chiedere giustizia e trasparenza

Una grande serata di lotta, alla ricerca della giustizia. Domenica 2 ottobre 2011, la città di Alessandria ha manifestato per chiedere indietro il suo teatro, sottratto da oltre un anno, divorato dall'amianto. Muto, silenzioso, ormai da troppo tempo.

La cronaca dal sito di Radiogold

“Ci hanno tolto il teatro, riprendiamoci la città”, “Teatro, giustizia, verità”, “Mancuso, Repetto, e Fabbio a casa”. Sono questi alcuni degli slogan che hanno accompagnato la fiaccolata di ieri sera per le vie del centro di Alessandria, un anno dopo la chiusura del Teatro Comunale per la dispersione di polveri di amianto. Circa 500 persone hanno partecipato all’iniziativa del Comitato Ridatecilteatro, nato per chiedere la riapertura del teatro e la tutela dei lavoratori. I membri del comitato, insieme a politici, lavoratori ed ex lavoratori del teatro e semplici cittadini si sono ritrovati davanti al Teatro Comunale e hanno attraversato la città fin sotto il Comune, in piazza della Libertà per ribadire la loro preoccupazione per il futuro culturale di Alessandria, una città da un anno senza teatro e soprattutto per chiedere trasparenza sul percorso di bonifica che prenderà il via. Durante il corteo ci sono stati molti interventi.

Piera Rosi, portavoce del Comitato, in apertura, ha spiegatole ragioni della fiaccolata: le ultime dichiarazioni del sindaco Piercarlo Fabbio secondo cui la dispersione dell’amianto in teatro sarebbe oggi meno grave tanto da arrivare entro cinque mesi alla riapertura non convincono i membri del Comitato. Assurda, poi, a loro avviso la decisione di affidare i lavori di bonifica alla stessa ditta che provocò i danni un anno fa, la Switch 1988. Restano dubbi anche sulla assunzione, attraverso l’Aspal, dei nove lavoratori del teatro i cui contratti sono scaduti, come ha ricordato un altro membro del Comitato, Matteo Bottino. Tra gli interventi anche quello del portavoce dell’associazione casale Voci della Memoria, che si batte contro l’amianto. Il portavoce dell’associazione, Luca Cavallero, ha invitato gli alessandrini a non mollare e a sollecitare le istituzioni a fare chiarezza sulla vicenda ‘teatro’. Giunti sono il Comune. i ragazzi del Laboratorio Sociale di via Piave che aprivano il corteo hanno bollato Palazzo Rosso come ‘area da bonificare’ con un manifesto appeso sul portone comunale. A prendere la parola in chiusura è stata Margherita Bassini, altro membro del Comitato, la quale ha riportato la descrizione del Teatro Regionale Alessandrino, così come si legge sul sito del Tra: “La Fondazione Teatro Regionale Alessandrino è un grande progetto di produzione culturale, un sistema di teatri, una nuova stagione per il territorio alessandrino, nata dall' esperienza della gestione passata dell' A.T.A. Srl. Il Teatro Regionale Alessandrino (T.R.A.) ha finalità artistiche, culturali e sociali con specifico riferimento al teatro nelle sue espressioni tradizionali, di ricerca e interdisciplinari, con particolare attenzione alla drammaturgia contemporanea e al rinnovamento della scrittura scenica e dei linguaggi artistici”
“Belle parole -ha commentato la Bassini - che però purtroppo negli ultimi mesi sono rimaste tali”.

Il Comitato Ridatecilteatro dopo questa riuscita fiaccolata continuerà la sua attività, con le assemblee settimanali aperte a tutti e nuove iniziative in cantiere. Per saperne di più potete visitare il sito ridatecilteatro

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