venerdì 19 settembre 2008

Il neofascista Diodato dietro il massacro dei contadini di Pando


Il prefetto Leopoldo Fernández, principale accusato del recente massacro di 15 contadini indios di Pando, che stavano andando a una manifestazione in appoggio del presidente Evo Morales, è legato a Marco Marino Diodato (neofascista italiano e leader della mafia italiana in Bolivia) e a narcotrafficanti che operano nel Rio Branco, in Brasile. E' ciò che denuncia Aldo Michel Irusta, parlamentare ed ex responsabile per le idagini nel processo contro l'ex dittatore Luis Garcia Meza e i suoi collaboratori.

Michel è un ex legislatore, oggi editorialista del settimanale Alerta, e parte civile nei processi contro Diodato. Quest'ultimo, dopo esser stato condannato a 10 anni per narcotraffico nel paese, nel 1999 è riuscito ad eludere i controlli e fuggire.

Secondo l'ex parlamentare, la elite cruceña vuole mantenere a Santa Cruz un paradiso finanziario di guadagni illeciti, in relazione diretta con il clan di Diodato. "Abbiamo sviscerato l'agire dei gruppi paramilitari e abbiamo appurato la relazione degli stessi con il signor Leopoldo Fernández", ha detto Michel, aggiungendo che il prefetto di Pando ha precedenti illegali dagli anni '80.

Secondo Michel, Fernández ha consolidato una holding, una squadra, un clan, un cartello di gente legata all'ex dirigenza politica di Acción Democrática Nacionalista (ADN), oltre a legami con il gruppo Diodato e alla legittimazione di guadagni illeciti mediante le case di gioco clandestine.

"Il signor Leopoldo Fernández ha una relazione con gente che opera in Rio Grande (Brasile), con gente che è stata implicata in processi per narcotraffico", ha continuato Michel, il quale ha aggiunto che dopo aver seguito le autorità di Pando, si è scoperto che Fernández è riuscito a consolidare una struttura corporativa paramilitare senza alcun timore, reclutando delinquenti per formare un gruppo irregolare, con capacità di reazione bellica e armata.

Per Michel, la struttura criminale di Diodato è formata dai prefetti di Pando, Leopoldo Fernández, di Santa Cruz, Rubén Costas, oltre a Marincovik, Dabdoub, ai fratelli Landívar e alla Unión Juvenil Cruceñista.

"Il gruppo Diodato opera da più di 10 anni a Santa Cruz sotto copertura dei governi di Hugo Banzer, Jorge Turo Quiroga e Gonzalo Sánchez de Lozada", ha aggiunto Michel, secondo cui il massacro di contadini nel mese di maggio di quest'anno a Sucre è stata sistematicamente pianificata e operata da questi gruppi provenienti da Santa Cruz, Beni e Pando.

Per Michel questi gruppi paramilitari, insieme a sicari mercenari, sono responsabili del massacro dei contadini tra l'11 e il 12 agosto. Alla base delle azioni messe a segno a Pando ci sarebbe gente addestrata a imboscate, maneggio di armi, sadismo e sangue freddo.

Tradotto da Abi - Agencia boliviana de Informacion

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