Buenos Aires (Argentina), 5 lug. (LaPresse) - L'ex dittatore argentino Jorge Rafael Videla è stato condannato a 50 anni di carcere nel processo sui casi di rapimenti dei figli di desaparecidos durante il regime. Come riporta il quotidiano argentino Clarin, l'altro ex dittatore alla sbarra, Reynaldo Bignone, è stato condannato a 15 anni di detenzione, mentre trent'anni di carcere è la pena decisa per Jorge Acosta, conosciuto come 'El Tigre', capo della Esma, la Scuola di meccanica della Marina nota come principale campo di concentramento a Buenos Aires durante la dittatura.
Il processo, iniziato un anno e mezzo fa, riguardava 35 casi di sottrazione di neonati, 26 dei quali hanno recuperato la propria identità. Uno dei ragazzi, Francisco Madariaga, ha anche testimoniato contro i propri genitori adottivi nel corso delle udienze, l'ex capitano dell'esercito Victor Gallo e la sua ex moglie, Susana Colombo. La tesi portata avanti dalla procura era che durante la dittatura (1976-1983) sia esistito un piano sistematico di sottrazione dei neonati subito dopo il parto delle madri, dissidenti di sinistra, le quali poi venivano eliminate.
Dalla fine del regime, oltre cento bambini sono riusciti a scoprire la propria vera identità, grazie al lavoro delle Abuelas (Nonne) de Plaza de Mayo che hanno promosso i test del Dna. In totale l'associazione stima che i bebè tolti ai genitori in queste circostanze siano stati circa 500.
da LaPresse - 5 luglio 2012
venerdì 6 luglio 2012
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento