martedì 11 novembre 2008

Contro le stragi del lavoro
Il 6 dicembre manifestazione nazionale
dai cancelli della ThyssenKrupp di Torino

Il 6 dicembre di un anno fa un rogo sprigionatosi all’interno dello stabilimento ThyssenKrupp di Torino faceva strage di 7 operai. Sette vite bruciate e sette famiglie lasciate nella disperazione.

Forte furono la commozione e l’eco in tutto il Paese. Le massime autorità dello Stato dichiararono che avrebbero fatto l’impossibile affinché stragi come quella di Torino non fossero più avvenute.

Spenti i riflettori dei mass-media, la questione della sicurezza sul lavoro è sparita dall’agenda politica di governi e parlamenti, sostituita da quella della “sicurezza” nelle città, della psicosi dell’immigrato stupratore, rapinatore, pirata della strada.

La strage di Torino non è stata la prima né l’ultima: i circa 4 morti al giorno nei luoghi di lavoro dovrebbero suonare come uno schiaffo per ogni società che si definisca “civile”. Ma in Italia non solo si continuano a varare provvedimenti insufficienti, soprattutto dal punto di vista delle azioni di contrasto e di sanzione nei confronti delle aziende, come da quello dei poteri e delle agibilità degli RLS e degli ispettori INPS o INAIL (come il nuovo Testo Unico, Legge 81/2008), ma si affiancano leggi e decreti come quello sulla detassazione degli straordinari (Legge 126/24 del luglio 2008), quello sulla deregolamentazione del mercato del lavoro (Legge 133 del 5 agosto 2008), la direttiva del Ministero del Lavoro che indebolisce i servizi ispettivi del ministero stesso e dell’INPS (settembre 2008), e, ultimo, il ddl 1441 quater, attualmente in discussione alla Camera, che vorrebbe sterilizzare i processi e legare le mani ai giudici del lavoro.

Il segnale è chiaro: da un parte si continuano a garantire condizione di massima redditività delle aziende, dall’altra si aumenta la precarietà, si allunga l’orario di lavoro, si controllano meno le violazioni di sicurezza, diminuendo la tutela della salute e dell’incolumità del lavoratore, così come di chi vive in città o quartieri vicini ad impianti industriali.

Siamo stanchi di restare a guardare, spettatori/vittime di una macabra rappresentazione che coinvolge tutti noi.

Il 6 dicembre saremo a Torino e sfileremo dalla Thyssenkrupp (9.30) al Palagiustizia non solo per ricordare i nostri 7 compagni di lavoro morti nel rogo di un anno, reclamando giustizia in un processo che sta per entrare nel vivo, ma per ricordare tutti i lavoratori e le lavoratrici che ogni giorno perdono la vita o subiscono gravi infermità perché qualcuno, per arricchirsi sempre di più, li fa lavorare sempre di più, sempre più velocemente e in condizioni sempre più insicure.

Il processo Thyssen è giunto a un grande risultato, senza precedenti nella storia della giurisprudenza italiana: i lavoratori vengono ammessi dal Gup come parte lesa e quindi riconosciuti come parte civile in un processo contro i sei dirigenti della multinazionale tedesca per il rischio che hanno occorso a lavorare in un’azienda (peraltro già chiusa), così come purtroppo ha colpito i nostri cari sette compagni in quella tragica notte. Ma sappiamo che questo non basta: siamo coscienti che sarà impossibile invertire questo drammatico corso di sangue e di morte (una “guerra” che fa più vittime della guerra in Iraq o delle guerre di mafia) solo se riusciremo ad affermare un punto di vista: salvaguardare la salute, la sicurezza nei luoghi di lavoro e fare sempre e comunque gli interessi delle lavoratrici/ori scegliendo fino in fondo e senza ambiguità da che parte stare, dalla nostra parte, con orgoglio e dignità, quella di chi lavora.

Per questo facciamo appello a tutte le organizzazioni sindacali, alle associazioni dei familiari, ai medici e ai giuristi sinceramente democratici, agli ispettori del lavoro, dell’INPS e dell’INAIL, ai giornalisti coscienziosi, ai giovani e agli studenti che in queste settimane stanno difendendo il loro futuro, a partecipare e a sostenere questa manifestazione. Perché se non lo facciamo noi, non lo farà nessuno al nostro posto.

Torino il 6 dicembre 2008 – Manifestazione con concentramento di fronte allo stabilimento ThyssenKrupp, Corso Regina Margherita 400, ore 09.30

Associazione LEGAMI D’ACCIAIO (ex-operai ThyssenKrupp)
RETE NAZIONALE PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

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