martedì 9 dicembre 2008

Altre 5 vittime nella guerra del lavoro
La testimonianza da Dalmine

Una nuova strage, un nuovo nero bollettino di guerra. Nella giornata quasi conclusa sono 5 i morti sul lavoro in tutta Italia, dal Nord al Sud, senza distinzioni. Dalmine (Bergamo), Torretta di Galliavola (Pavia), Santa Giustina (Belluno), Amatrice (Rieti), San Pallegrino (Bergamo). Questi i luoghi dei decessi.

Riportiamo il comunicato diffuso dallo Slai Cobas sulla morte di Sergio Riva, 20 anni, alla Tenaris di Dalmine.

Un altro assassinio programmato e annunciato alla Tenaris Dalmine di Bergamo. Si tratta di un giovane operaio interinale di 20 anni da quasi 1 anno in fabbrica. E' successo alle 1.30 di questa notte nel reparto fas espander (tubi di grosso diamentro), quando una squadra ridotta di operai stava attrezzando una macchina dell'impianto che doveva iniziare a produrre alle 6 sul primo turno. Lo Slai Cobas Dalmine, dopo aver verificato la dinamica con gli operai del reparto, si riserva di presentare nei prossimi giorni un esposto alla procura Affinché si faccia luce sull'accaduto.
Ribadiamo con forza che quanto successo non è una fatalità, come sembra già circolare nelle note interne dell'azienda, ma il frutto della corsa alla produzione a tutti i costi. Produzione che è aumentata enormemente in questi anni, fino a raggiungere i record pubblicizzati dalla stessa Tenaris Dalmine.
I profitti top intascati da padron Rocca in questi anni non sono caduti dal cielo ma sono stati ottenuti spremendo al massimo gli impianti con recuperi produttivi, festività lavorate, flessibilità della turnistica, saturazione delle 8 ore di lavoro. Il tutto garantito dallo sfruttamento e dalla condizione di ricatto per gli operai nei reparti, in particolare per quelli precari, costretti a lavorare in qualsiasi condizione per sperare di essere confermati. Ad esempio, è norma che questi giovani operai facciano 48 ore alla settimana, in quanto i capi turno "chiedono" il salto del riposo settimanale previsto dal contratto.
Situazione ancora più accentuata in questo periodo in cui la Dalmine, utilizzando il tema della "crisi", ha annunciato che la maggioranza degli operai interinali non saranno confermati nei prossimi mesi. Questo ha scatenato una guerra tra "poveri" per l'accaparramento dei pochi posti di lavoro.
Slai Cobas Dalmine per il sindacato di classe. Coordinatore provincia di Bergamo, Sabastiano Lamera

1 commento:

BassanoAntagonista ha detto...

la situazione è inaccettabile ormai! si deve intervenire con pesanti sanzioni alle aziende!