E' la settimana decisiva. Quella in cui si avrà una decisione finale sulla situazione legale della Zanon. Dopo 9 anni di gestione operaia che si è affermata a livello internazionale per il suo impegno solidale e il suo legame con la comunità, gli operai potranno cominciare una nuova tappa se il progetto di legge di espropriazione definitiva sarà approvato dalla legislatura provinciale. L'impegno politico c'è, ora bisogna portarlo a termine.
Domani, martedì 11 agosto, la Commissione dei Bilanci dovrà emettere un documento e mercoledì in serata i deputati dibatteranno voteranno in merito all'espropriazione della fabbrica, affinché continui a lavorare sotto controllo degli operai e al servizio della comunità.
Da più di un mese i ceramisti stanno lottando per ottenere i pareri favorevoli delle commissioni che devono approvare il progetto di legge nella legislatura: la Commissione A degli Affari Costituzionali e la Commissione B dei Bilanci.
In merito alla bozza del progetto, hanno diffuso un comunicato stampa: "Non è stato un lavoro facile. Anche se il governatore Sapag, dall'inizio del suo incarico, ha detto che avrebbe risolto il problema degli operai della Zanon, nel corso dell'ultimo anno ha pensato diverse varianti, come l'acquisto della fabbrica e l'acquisto dei creditori privilegiati. A entrambi ci siamo opposti perché avrebbe voluto dire spendere milioni di soldi del popolo a favore della famiglia Zanon e dei suoi creditori, attori principali dello svuotamento della fabbrica. Siamo riusciti a stabilire che l'espropriazione sia la strada per risolvere il problema legale della Zanon sotto controllo operaio. Ma hanno rifiutato di discutere il nostro progetto di legge di espropriazione e statalizzazione senza pagamento e sotto controllo operaio".
Dopo passi avanti e indietro, il potere esecutivo insieme a diversi gruppi di deputati, l'anno passato ha elaborato un progetto di espropriazione che contempla l'accordo con i creditori privilegiati del fallimento, tra cui Sacmi, il Banco Mondiale e l'Istituto Autarchico di Sviluppo Produttivo (Iadep), organismo dipendente della provincia di Neuquén.
Attualmente, la Commissione degli Affari Costituzionale ha dato il suo appoggio e il 4 agosto la Commissione dei Bilanci ha discusso il progetto di legge alla presenza di una delegazione di operai. Da quanto hanno riportato questi ultimi, "si sono presentati anche membri delle camere imprenditoriali e il segretario generale del sindacato Cgt, guidati da Edgardo Phielipp, ex funzionario dell'Università del Comahue durante la dittatura militare, attuale vicepresidente di Acipan, e da Sergio Rodriguez, segretario generale della Cgt regionale, che nel 2002, quando dirigeva il Sindacato del Commercio di Neuquén, ha organizzato delle ronde per attaccare la gestione operaia che stava iniziando. Questi settori erano presenti con un solo obiettivo: tentare di bloccare la discussione del progetto di legge e togliere credito alla nostra lotta che dura da quasi 9 anni".
Il Comitato di Consenso è formato dal governo provinciale, dalle camere di imprenditori e dalla Cgt, "la cui unica funzione è zittire i reclami dei lavoratori parlando di pace sociale, ma sollecitando metodi repressivi quando diventa necessario. Il suo obiettivo finale è difendere gli interessi dei padroni e far sì che i lavoratori paghino per una crisi economica internazionale che non hanno generato", hanno aggiunto gli operai. "In questo contesto stiamo portando avanti una delle battaglie più dure, per ottenere le approvazioni delle commissioni A e B, condizioni fondamentali affinché il progetto di legge di espropriazione della fabbrica venga discusso nella sessione speciale del 12 agosto".
I lavoratori della Zanon, assieme al Sindacato Ceramista di Neuquén, hanno convocato i lavoratori di tutto il paese, i sindacati, le organizzazioni di diritti umani, le organizzazioni studentesche e politiche, e il popolo intero, a manifestare mercoledì 12 agosto fino alla Legislatura Provinciale. "Per fare un passo fondamentale verso l'espropriazione della Zanon, affinché la fabbrica rimanga definitivamente nelle mani dei lavoratori e del popolo. Sarà una giornata storica. Una giornata di lotta e mobilitazione, gli strumenti con cui riusciamo a conquistare tutti i nostri diritti".
per maggiori informazioni www.obrerosdezanon.com.ar
da Anred
lunedì 10 agosto 2009
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