martedì 1 giugno 2010

Spedizione Freedom Flotilla: è massacro

E' ormai chiaro a tutto il mondo che Israele può agire impunemente, ignorando la carta universale dei diritti umani e qualunque trattato internazionale.

E' la nona volta che il movimento Free Gaza cerca di portare aiuti umanitari, via mare. La prima spedizione ad agosto 2008. Quella in corso, "Freedom Flotilla" per numeri e contenuti (partecipano 40 paesi), è la più massiccia. In un primo tempo Israele promise che dopo le perquisizioni del caso, avrebbe permesso tramite i corridoi da lei predisposti, l'accesso alla striscia per consegnare gli aiuti. Le sei navi, 700 partecipanti, hanno imbarcato almeno 10mila tonnellate tra cibo, medicinali, utensili di prima necessità, cemento, ma anche sedie a rotelle. Per il cemento, riferiva Israele, sarebbe stato permesso solo se subordinato a specifica utilità.

Invece nulla di tutto questo. Alla stregua del peggior atto di pirateria, la marina israeliana, stanotte verso le 4, ha attaccato. A bordo della Marmara, battente bandiera turca ha massacrato e ferito decine di occupanti. Altri feriti si contano a bordo delle altre imbarcazioni. Solo verso le 6 di stamani le notizie sono cominciate a filtrare, in un primo tempo negate da Israele che ha operato, come sua abitudine, con una vera e propria censura stampa. Da fonti militari le vittime potrebbero essere 19 o più. Dopo di che ha abbordato le altre navi, tra queste la "8000", a bordo della quale ci sono anche italiani (Angela Lano, torinese, direttrice agenzia stampa Infopal.it ,e che ha collaborato anche con il nostro giornale, Joe Fallisi, Manolo Luppichini, regista e reporter, Manuel Zani, freelance, Fernando Rossi, ex senatore della Repubblica, Monia Benini, presidente Per il Bene Comune). Gli israeliani hanno poi assunto il comando di tutte le navi, isolando tutti gli strumenti di comunicazione. In questo momento possiamo considerare, non avendo più informazioni d'alcun genere, tutti gli occupanti della spedizione, in stato di sequestro. Le ambasciate stesse non sono in grado di fornire aggiornamenti. L'ultimo contatto satellitare di Angela Lano coi familiari, è stato questa notte intorno alle 2, ora italiana. Dopo di che più nulla. Il comandante della "8000" pare sia ferito, si spera non gravemente, ma non intende essere trasportato in ospedale israeliano.

Su questo ennesimo crimine contro l'umanità a opera israeliana, per ora si sono espressi solo Grecia Turchia e Spagna. Gli altri paesi tacciono. La comunità europea butta là una timida proposta di indire una commissione.

La "Freedom Flotilla" ci dimostra cos'è un'autentica "missione di pace", ma di questa i media, disumanamente, se ne fregano. Anche questa volta, come per lo sterminio palestinese "piombo fuso", troveremo il modo per assolvere Israele in quanto ha solo agito per difesa legittima?

un articolo di Nadia Redoglia da Nuovasocietà

4 commenti:

志其 ha detto...
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Anonimo ha detto...
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茂長修鴻 ha detto...
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ilaria leccardi ha detto...
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