E' bastato un richiamo, porre l'attenzione su una malattia della società, l'intolleranza, la diseguaglianza, l'insofferenza verso chi viene considerato diverso, fosse per il colore della pelle, per la lingua o la religione. E' bastato lanciare un messaggio: "Facciamo qualcosa". E la gente è accorsa. Nel pomeriggio di ieri, sabato 30 gennaio, come una settimana prima, una grande assemblea di quasi cento persone han affollato le sale del Laboratorio Sociale Ex Caserma VVFF di Alessandria. Un'assemblea vivace, tappa dell'avvicinamento alla giornata del 1° marzo 2010, "Un giorno senza di noi", ventiquattro ore senza stranieri, in tutta Italia, anche ad Alessandria, per rendere visibile, tramite l'assenza dal lavoro, dalla scuola, dai supermercati e dalla vita commerciale e lavorativa in generale, quella che è la vera ricchezza dell'Italia di oggi.
E' così che Alessandria pone le basi per un'ampia partecipazione a questa iniziativa. Un avvicinamento che vedrà come momento fondamentale la giornata del 13 febbraio, quando il Laboratorio Sociale Ex Caserma VVFF, di via Piave 65, aprirà le porta alla città e a tutte le associazioni che vorranno presentarsi e parlare di sé. Raccontare una storia a volte può essere banale, ma ti permettere di esistere. Ed è anche per questo che nelle due assemblee finora svolte la partecipazione più grande è stata proprio quella di ragazzi provenienti da Paesi stranieri. C'erano l'Associazione Senegalesi di Felizzano, i Migrantes Ecuatorianos, StudentAlb (Associazione degli studenti Albanesi), e ancora tante altre associazioni e persone venute singolarmente per dare il proprio contributo di proposte e appoggio alla manifestazione.
Il 13 febbraio sarà una giornata ricca di appuntamenti. A partire dalle 15, quando nella palestra al primo piano della struttura di via Piave ogni associazione avrà la possibilità di presentarsi e di raccontare i progetti che sta portando avanti ad Alessandria e provincia. Quindi alle 17, dopo la proiezione di un video sui fatti di Rosarno, si terrà il dibattito pubblico "Verso il 1° marzo" alla presenza di Adama Mbodj, segretario della Fiom-Cgil di Biella, Stefania Ragusa, del Comitato 1° marzo, e Don Andrea Gallo. Il tutto si concluderà alle 21 con il concerto dell'Orchestra Multietnica Furastè (ingresso libero).
Uno dei ragazzi della Associazione senegalesi di Felizzano ieri raccontava: "Io non conoscevo il colore della mia pelle prima di venire in Italia. L'ho scoperto quando sono arrivato qui. Mi hanno detto: "Sei nero!". E io allora me ne sono reso conto. Perché qui davvero ti fanno sentire diverso". E allora noi vorremmo dimenticarcene, vorremmo riuscire a far sì che negli occhi della gente non ci siano colori, razze e diversità, ma solo esseri umani.
Queste le associazioni che aderiscono alle giornate del 13 febbraio e del 1° marzo:
Associazione Migranti Senza Frontiere - Associazione Laksiba - Associazione Senegalesi di Felizzano (ASEF) - Associazione di Volontariato Diaspora - Migrantes Ecuatorianos - Associazione San Benedetto al Porto - StudentAlb (ass. degli studenti Albanesi) - Polisportiva Antirazzista Uppercut - Associazione Verso il Kurdistan - Onda Studentesca - Centro Sociale Crocevia - Rete Sociale per la Casa - Uomini e donne migranti e antirazzisti
domenica 31 gennaio 2010
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